Chiunque può arrabbiarsi: questo è facile; ma arrabbiarsi con la persona giusta, e nel grado giusto, e al momento giusto, e per lo scopo giusto, e nel modo giusto: questo non è nelle possibilità di chiunque e non è facile. Aristotele
Spesso agiamo senza avere la consapevolezza del perché abbiamo agito in quel modo. Ci capita principalmente perché non è facile divenire consapevoli delle proprie reazioni emotive nel momento in cui queste compaiono. Le nostre reazioni sono automatiche e immediate: occorre quindi molto impegno e anche molta pratica per riconoscerle nel momento in cui le proviamo. Una pratica che richiede un’attenzione, non settimanale o giornaliera, ma momento per momento. Anche coloro che ci riescono non possono comunque riuscirci ogni volta.
A volte tutto ciò che possiamo ottenere è la consapevolezza del nostro stato emotivo una volta che iniziamo ad esprimerlo in parole o azioni. Quando riusciamo a riconoscere il nostro stato emotivo possiamo valutare se la nostra reazione emotiva è appropriata alla situazione. La reazione è appropriata per esempio quando corrisponde all’intensità dell’emozione e si manifesta in modo costruttivo. Anche se non possiamo controllare la presenza e l’intensità di ciò che proviamo, possiamo sicuramente controllare la messa in atto e l’intensità della nostra risposta e del nostro comportamento. Possiamo per esempio avere una reazione emotiva non appropriata e distruttiva ad una particolare situazione, ma nonostante questo riuscire a rispondere in modo saggio e costruttivo.
Secondo lo studioso americano Paul Eckman, esperto di emozioni, possiamo aumentare la consapevolezza delle nostre reazioni emotive, o perlomeno del nostro comportamento emotivo in tre modi:
– aumentare la consapevolezza dei cambiamenti che avvengono nel nostro corpo quando affiora un’emozione così da rendersi conto quando si sta diventando emotivi.
– identificare le situazioni che ci portano ad essere emotivi e in particolare quelle in cui tendiamo a comportarci in un modo non soddisfacente. Se riusciamo a prevedere le situazioni che scatenano la nostra emotività e a capire se stiamo attuando copioni da esperienze emotive passate, possiamo iniziare a gestire queste situazioni in modo meno distruttivo.
– Imparare a riconoscere correttamente e a rispondere alle espressioni facciali e a comportamenti non verbali delle persone intorno a noi così da divenire più consapevoli dell’alterazione del nostro stato emotivo.
Per questo motivo esercitarsi con tecniche di mindfulness è molto utile: facendo pratica e imparando a concentrare l’attenzione su un processo automatico ci aiuta a diventare più consapevoli anche degli altri processi automatici che avvengono nel nostro corpo.